L’industria farmaceutica.

Il settore è attraversato da anni da processi di concentrazione industriale che non derivano solo da logiche finanziarie.

Sono invece una conseguenza della maturazione di tutti i mercati indotta dalla progressive adozione di tecnologie avanzate, sia dal lato aziendale, sia da quello del consumatore. La pandemia ha paradossalmente accelerato l’implementazione dell’Industria 4.0, obbligando anche i leader di mercato al continuo adattamento dei modelli di business.

E in questo contesto l’approccio vincente al canale farmacia, anch’esso in mutamento continuo, e in generale l’ottimizzazione dello sforzo commerciale e logistico sono la priorità per tutti.

Il Canale Farmacia.

Le farmacie, in quanto servizio essenziale, sono un settore economico solido nonostante la congiuntura economica.

Tuttavia l’incremento della pressione competitiva intra-canale ed extra-canale e la limitazione delle risorse pubbliche destinate alla farmaceutica richiedono risposte gestionali innovative.

La farmacia indipendente o in catena, pur preservando l’identità socio-sanitaria che la rende unica ed apprezzata, deve puntare ad accrescere i ricavi e massimizzare i margini.

Per fidelizzare la clientela e aumentare lo scontrino medio occorre organizzare strategicamente i reparti, avere sempre i prodotti di maggior richiamo e prevenire le rotture di stock.

Il magazzino è la voce di investimento più pesante per la farmacia. La massimizzazione dei ricavi e della rotazione di magazzino però non devono mai diventare rincorsa al prezzo più basso: il margine dev’essere mantenuto in ogni situazione, anche nei reparti commerciali che sono più soggetti a concorrenza in prezzo.

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